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Inflazione Eurozona: Scende Sotto il 2% a Settembre 2024

A settembre 2024, l'inflazione annuale nell'#Eurozona è scesa all'1,8%, segnando un punto di svolta significativo per la regione, poiché è la prima volta dal 2021 che il tasso d'inflazione scende sotto l'obiettivo del 2% fissato dalla #BancaCentraleEuropea (#BCE). Questo calo rappresenta un importante progresso per l'economia europea, che ha faticato a contenere l'aumento dei prezzi negli ultimi anni. Tuttavia, gli esperti mettono in guardia dal rischio che il calo eccessivo dell'inflazione possa portare a fenomeni deflazionistici, richiedendo ulteriori interventi della BCE per stabilizzare la crescita.

La diminuzione dell'inflazione è stata principalmente alimentata dal calo dei prezzi dell'energia, che a settembre 2024 hanno registrato una riduzione del 6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente​. Questo declino nei costi energetici ha avuto un impatto diretto sui prezzi al consumo, alleggerendo la pressione su molte economie nazionali dell'Eurozona. Tuttavia, anche se i prezzi dell'energia sono diminuiti, altri settori hanno continuato a esercitare una pressione al rialzo sui prezzi, in particolare i servizi, che hanno registrato un tasso d'inflazione del 4%.


Oltre all'inflazione generale, l'inflazione core, che esclude elementi volatili come cibo ed energia, è scesa al 2,7%, il valore più basso dal febbraio 2022. Questo calo ha alimentato le aspettative che la BCE possa presto intervenire con un taglio dei tassi di interesse, una misura che potrebbe essere adottata già nel prossimo incontro previsto per ottobre​. La BCE si riunirà nuovamente anche a dicembre 2024, con gli economisti che prevedono ulteriori riduzioni dei tassi per evitare il rischio di deflazione.


L'inflazione ha un impatto diretto anche sui mercati valutari. Subito dopo l'annuncio dei dati sull'inflazione, l'euro ha registrato una leggera flessione rispetto al dollaro, con il tasso EUR/USD che ha toccato un minimo di 1,109​. Questo andamento riflette le aspettative dei mercati circa una politica monetaria più accomodante da parte della BCE, che potrebbe ridurre ulteriormente i rendimenti obbligazionari e indebolire l'euro rispetto alle altre valute principali.


In sintesi, il calo dell'inflazione rappresenta un passo avanti per la stabilità economica dell'Eurozona, ma potrebbe anche costringere la BCE a rivedere la sua strategia monetaria, considerando un allentamento dei tassi di interesse per sostenere la ripresa economica. Gli investitori e i governi europei continueranno a monitorare da vicino i prossimi passi della BCE, mentre la regione cerca di bilanciare il controllo dell'inflazione e la crescita economica.




 
 
 

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